Il mercato elettrico in Italia ha preso avvio con il decreto 79 del 1999 che recepiva la direttiva comunitaria sulle “norme comuni per un mercato interno dell’energia” (96/92/CE). Con tale decreto partì il processo di liberalizzazione del settore che avrebbe, in alcuni anni e con l’applicazione di ulteriori norme, portato all’attuale assetto organizzativo. L’obiettivo del legislatore era la creazione e la regolazione di un effettivo mercato per le attività di generazione e di compravendita dell’energia elettrica ispirato ai principi di concorrenza, trasparenza e neutralità. Si passò così da una monopolio ad un meccanismo complesso, con una pluralità di soggetti in competizione per offrire servizi e prodotti a clienti e non più utenti. In tal modo si organizzarono e avviarono l’attività le società di produzione, quella di trasmissione (Terna SpA), le aziende distributrici e gli operatori di trading e commercializzazione dell’energia.

La prospettiva di generare valore sulla filiera dell’energia attrasse importanti investimenti permettendo un significativo ammodernamento tecnologico, un miglioramento del servizio e una varietà dell’offerta. Contestuale all’apertura del mercato libero per quanto riguarda l’offerta da parte degli operatori commerciali si è strutturato il mercato regolato che governa il rapporto tra domanda e offerta. Dal 1 gennaio 2005 gli operatori possono acquistare in borsa l’energia a copertura del loro consumo (MPE Mercato Elettrico a Pronti), mentre con l’avvio del Mercato del mercato a Termine dell’energia Elettrica (MTE) e quello derivati elettrici (IDEX Italian Derivatives Energy Exchange del novembre 2008) si è completato il quadro di un mercato oggi in grado non solo di consentire l’approvvigionamento fisico di energia, ma di offrire una copertura e dare indicazioni di prezzo per un ampio periodo futuro. Nel contempo si è voluto garantire una adeguata sicurezza al sistema attrezzando un mercato per la disponibilità della capacità di produzione in funzione del bilanciamento della rete.

Il mercato dell’energia elettrica è stato così strutturato individuando i ruoli dei differenti soggetti (produttori, clienti, gestori, regolatori, controllori) nonché definendo i distinti luoghi di negoziazione dei differenti prodotti e servizi. In particolare sono stato creati all’interno del Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) le società Gestore dei Mercati Energetici (GME) a cui è affidata l’organizzazione e la gestione economica del mercato elettrico e Acquirente Unico (AU) cui è affidato il ruolo di garante della fornitura di energia elettrica alle famiglie e alle piccole imprese.

Alla base di questo articolato sistema sta naturalmente il processo fisico di generazione e fornitura di energia a copertura del consumo, mentre sovraintende il mercato un’Autorità costituita appositamente (Autorità per L’Energia Elettrica e il Gas).